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Chiara & Luca

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Chiara & Luca

Matrimonio Porta del Principe

“L’amore è il significato ultimo di tutto quello che ci circonda.
Non è solo una sensazione, è la verità, è la gioia che è la fonte di tutta la creazione”
  • Sposo: Luca
  • Sposa: Chiara
  • Fotografo: Emiliano Allegrezza

Reportage di un matrimonio alla Porta del Principe, la sposa Chiara e lo sposo Luca decidono di celebrare il matrimonio in una chiesa di quartiere, dopo la cerimonia ci siamo fermati in un quartiere di Roma, Garbatella, per fare una passeggiate con gli sposi, poi.. abbiamo proseguito i festeggiamenti nella meravigliosa Location.

Trent’anni fa, nasceva la Porta del Principe: un posto con un’anima, dove le persone possono accogliere i propri ospiti all’insegna dell’eleganza, della sobrietà, dell’ottima cucina e dell’arte del ricevere. La grande esperienza acquisita negli anni con migliaia di eventi realizzati, la professionalità e la passione del nostro staff assicurano la cura e la perfetta riuscita di ogni evento sia privato che aziendale. Accogliere gli invitati e metterli a proprio agio, interpretare le loro esigenze, dalla scelta del menù, alla cura degli allestimenti e infine a tutti i servizi necessari, prevedendo ogni possibile desiderio, è la loro missione. E’ per tutti questi motivi che la Porta del Principe, tra tutte le ville per ricevimenti a Roma, vanta il primato di essere una delle prime aziende su Roma ad organizzare eventi.

Il mausoleo di Costantina, meglio conosciuto come mausoleo di santa Costanza, è un luogo di culto cattolico di Roma situato in via Nomentana, all’interno del complesso monumentale di Sant’Agnese fuori le mura. Fu fatto costruire tra il 340 e il 345, come proprio mausoleo, da Costantina, figlia di Costantino I, a ridosso della basilica costantiniana, presso la sepoltura di sant’Agnese, della quale Costantina era una devota. Vi furono sepolte sia Costantina sia la sorella Elena. L’edificio fu detto “di Santa Costanza” quando Costantina venne venerata come santa. Il mausoleo, come la basilica al cui fianco sinistro era collegato, fu di proprietà imperiale, e non ecclesiastica, e dopo esser stato utilizzato come battistero della basilica di Sant’Agnese fuori le mura, divenne chiesa autonoma nel 1254 per volere di papa Alessandro IV. Nel Rinascimento, a causa delle sue caratteristiche spaziali e del suo grado di conservazione, fu oggetto di un grande interesse da parte degli architetti, anche se le scene di vendemmia presenti nei mosaici hanno fatto sì che per secoli l’edificio sia stato erroneamente identificato come un tempio di Bacco.

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